Mercoledì 17-08-2011
(Racconto di Nadia e Lore)
(Racconto di Nadia e Lore)
Ore 04:30: SVEGLIA! Ma come, già sveglia?! Ma nooooo! Mi sparo! E poi ho fame… strano :-). Ci incontriamo con Lau e Ste al “solito posto” sui tavolini dell'ostello. Ma come mai questa sveglia?! Pechino ci ha fatto impazzire? No, ci siamo svegliati presto per vedere il famoso alzabandiera. La bandiera cinese viene infatti issata ogni giorno all'alba e al tramonto. La seconda opzione però non è realizzabile data la quantità immensa di cinesi che si trovano nella piazza.
Convinti che alle cinque di mattina saremo solo noi, ci rendiamo invece conto che abbiamo fatto i conti senza i china, che corrono e urlano in direzione della piazza per essere in prima fila a godersi lo spettacolo... che pac, ma state a letto no?! Ci uniamo alla calca un po' scoraggiati, arriviamo piuttosto vicino ma io non vedo praticamente nulla. È qui che interviene il mio Lore, che in quattro e quattr'otto mi prende sulle sue forti spalle e mi permette di vedere e filmare tutto perfettamente. Ero la più alta del mondo... finché non si è alzata Lau sulle spalle di Ste... era più alta lei :-((.
Ad ogni modo a un quarto alle sei ci siamo spostati in un punto più tranquillo (più o meno) e abbiamo fatto colazione al sacco! Decidiamo di far valere la levataccia, quindi dopo aver portato gli zaini in ostello (perché al mausoleo non sono ammessi) ci mettiamo in coda per salutare il nostro amico Mao.
È incredibile quanta gente già sia in coda alle sette di mattina. Il mausoleo apre alle otto, per cui ci prepariamo ad affrontare quest'ora di attesa. Fortunatamente il clima a quest'ora della mattina è arieggiato e vivibile. Affrontiamo così serenamente l'attesa anche se come al solito veniamo infastiditi da urlacci qua e là e dai fetori d'aglio derivanti dalle pesanti colazioni dei cinesi. Alle otto la mezza siamo all'ingresso del mausoleo. La bellezza di cinque secondi dopo ne siamo già fuori. Ebbene sì ci fanno sfilare alla velocità della luce accanto alla teca dove viene custodito il corpo imbalsamato di Mao, il cui volto a causa delle luci assume un colore quasi fosforescente.
Il tempio del cielo |
Rientriamo quindi in ostello per riprenderci gli zaini ma prima di ripartire per il prossimo obiettivo ci concediamo un'oretta di meritato riposo. Ci avviammo poi a piedi alla volta del Tempio del cielo che non dista moltissimo(3 km circa). Si trova all'interno di un grande parco al cui interno, oltre al suddetto Tempio, troviamo il muro dell'eco. Si tratta di un muro circolare con una pagoda al centro e leggiamo sulla guida che sussurrandosi da due punti opposti della circonferenza ci si può sentire. Peccato che per il solito motivo (i cinesi al suo interno sono centinaia) non possiamo testarlo.
Il parco |
Passiamo poi rassegna gli altri edifici concedendoci in mezzo alcune pause per un pranzetto a base di frutta, qualche gelatino e l'osservazione delle abitudini dei cinesi. All'interno del parco ci sono infatti i più variegati gruppi, signore che ballano al ritmo delle loro melodiche canzoni, altre che giocano volano, gente che palleggia con una strana pallina tipo volano. Ci gustiamo il gelato di fronte ad un gruppo che si destreggia facendo volteggiare dei nastri in cui si distingue un inarrestabile cinese di rosso vestito.
Il parco |
Di fronte al muro dell'eco |
All'uscita ci dividiamo, sono circa le 15:00-15:30, con Lau e Ste che vanno a visitare il museo di storia naturale (almeno mi sembra), mentre io e Nady gironzoliamo per i più piccoli Hutong di Pechino perdendoci pure. Alla fine di una lunghissima camminata in cui abbiamo osservato incuriositi queste viuzze, che per fortuna non sono ancora estinte, stanchi ma soddisfatti rincasiamo.
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