Giorno 07 - Verso il lago Baikal

Domenica 07/08/2011
(Racconto di Laura)

 
Il fantastico pulmino acrobatico
Oggi è una giornata di passaggio e ingenuamente penso che non ci sarà molto da raccontare... ma non sarà così. Ci alziamo silenziosamente per fare colazione verso le 6.30. Mi sveglia Ste... ormai è ora discendere, potevano sembrare così lunghi questi giorni sul treno e invece sono volati... quasi ci dispiace. Poi siamo stati così fortunati... abbiamo avuto il tempo di ambientarci ed organizzarci il primo giorno, abbiamo visto diversi personaggi e fatto amicizie il secondo giorno, abbiamo poi avuto il tempo di riprenderci il terzo. E ora tutto di nuovo da scoprire, gli zaini sono pronti dalla sera prima. Il treno è puntuale e alle 7.30 scendiamo a Irkutsk.

Appena fuori dal vagone c'è un ragazzetto con un cartello col nome della Nady. Ci saluta, ci chiede come va... parla inglese. Piove... peccato! Non ha mai piovuto in questi tre giorni... ma poco male, poco dopo arriviamo all'auto che ci porterà prendere il traghetto per raggiungere l'isola e ci attende un bel viaggetto. In realtà non è un'auto ad attenderci ma un mezzo di tutto rispetto. Un pullmino essenziale che pare un mezzo di trasporto militare. L'autista  si dimostra anch'esso un tipo particolare... a parte il fatto che si ferma un paio di volte a fare pipì, viaggia ad una velocità decisamente sopra la media. Vige una certa anarchia per queste strade... lui supera tutti, delle mucche attraversano la strada quando lo ritengono più opportuno e ci sono auto con guida a destra, altre con guida a sinistra e tutti che nel modo più sereno possibile invadono la corsia opposta al loro senso di marcia per evitare le buche.
  
Colazione da brigantina a base di carne e cipolle
Dopo un paio d'ore l'autista, senza consultarci, decide di fare una pausa al cafè brigantina. Prendiamo delle crepes con latte condensato e due pouds (cibo cinese simile ad un raviolo contenente carne e cipolle) a testa. Lascio i miei compagni mi dirigo verso quello scatolotto di legno che il gestore del cafè mi indicano come toilette. In realtà mi trovo circondata da quattro assi di legno, in terra ci sono due buchi che sfociano direttamente in una latrina. Non ci sono porte né divisori tra un buco all'altro... bel posto emozionante alla mercé di tutti ma oter! Si riparte e comincia lo show. La strada a un certo punto non è più asfaltata ma l'autista, indomito, non accenna a rallentare, anzi... sentiti i nostri gridolini di gioia per le sue manovre, si lancia in un rally senza respiro, spaziando in entrambi i sensi di marcia, scavalcando buche e accelerando sempre più. Io adoro i rally!! Ma il top è stato quando si è lanciato giù dalla strada su una direzione alternativa lasciandoci tutti e quattro senza parole. Arrivati al traghetto ci siamo resi conto che uno era appena partito... ecco perché correva tanto! Che carino! Ma non solo, quando s'è accorto che c'erano una quarantina di minuti di attesa per il traghetto successivo, si è offerto di portarci lì vicino in un posto molto panoramico. 

la faccia di roccia
Tutti sulla Lada
Camere con vista
Lungo la strada ci ha mostrato i fiori che servono per fare il classico tè, bevuto così frequentemente in Russia. Arrivati sulla scogliera lo spettacolo sul lago è stupendo. Ci mostra una roccia a forma di viso umano e fa delle foto a me e a Nady come se dessimo un bacio a questo faccione di pietra. Anche noi abbiamo voluto fare una foto con lui per ricordo. Poi siamo riscesi al pullmino. Ste mi ha preso una stupenda fochina, tipico simbolo del lago, come portachiavi :-). Il traghetto arriva, ci salutiamo e l'autista dice che io assomiglio sua sorella :-) buffo! Si riparte e via alla conquista dell'isola di Olkon. Solo 2 km separano le coste. Sull'isola ci attende un'altra auto particolare d'epoca, una lada arancio marcio

guidata da un uomo altrettanto bizzarro che sembrava un sergente militare russo. Sembra più prudente del primo autista ma le emozioni non mancano su strade così. Poi buchiamo una gomma. Ste e Lore lo aiutano nel cambio... nessun problema! O meglio, per noi nessun problema, l'autista invece si è mostrato davvero poco amichevole. All'inizio potevamo attribuire questa freddezza al fatto che non conoscesse l'inglese, ma all'arrivo, quando Lore si è avvicinato per stringergli la mano per salutare e ringraziare, lui gli ha fatto segno che doveva ancora essere pagato. 

Lore è rimasto piuttosto basito e ce ne siamo andati alla scoperta della nuova sistemazione con un po' di amaro in bocca. Anche in reception non sono molto cordiali (a proposito , siamo al Nikita village, il più bello e famoso dell’isola a quanto dice la guida) ma ci fanno accompagnare subito alle nostre stanze. Lore è il primo ad entrare e ad accorgersi che c'erano tre letti. Effettivamente in stanza c'era già un'altra ragazza vestita bene e Lore si presenta amichevolmente pensando che fosse lei la loro ospite. La scena risulta un po' buffa perché la ragazza si scopre essere la donna delle pulizie :) :). Poi ci accompagnano all'altra stanza al piano di sopra... carina, proprio caruccia! Neanche il tempo di esplorarla che salgono la Nady e il Lore disperati perché non hanno il bagno in camera; è in comune con altre due stanze e non ha nemmeno la doccia!! Niente di grave: la nostra stanza ha il bagno con la doccia e riusciremo a lavarci tutti... finalmente! Puzzoni! Ah,ah!

Strade del Nikita village






Corriamo al ristorante... il “cortile” da attraversare è completamente infangato e dobbiamo scavalcare le pozzanghere.










Mensa del villaggio




Il ristorante chiude alle 15.00... appena in tempo! C'è un bel buffet... ci scaldiamo con una zuppa e assaggiamo un po' di tutto! Non male dai, mezz'oretta per fare il bucato, ambientarci e poi riusciamo.






 
Le rocce dello sciamano
È nuvoloso, ci dirigiamo a piedi verso le rocce dello sciamano... sono proprio vicino a noi... è un posto tranquillo, ci aggiriamo un po' lì intorno, Lore si arrampica su una delle due rocce e poi insieme siamo andati sull'altra. Due foto, il tempo di rilassarsi, poi doccia e cena. Troviamo sempre le stesse cose del pranzo, i dolci scarseggiano... ci sono solo dei panozzi abbastanza pesanti ma buonini anche quelli! Dopo cena abbiamo prenotato la “bania russa”, una specie di sauna... prima il Lore la Nady e poi io e Ste. 20 minuti a testa... molto romantico perché piove e il rumore della pioggia sul plasticotto è davvero rilassante. 



Noi e il lago Baikal
Ci sistemiamo e poi riusciamo verso le 22.30. Tutto completamente al buio... siamo usciti con 4 pile... un po' buffi davvero ma a pensarci è assurdo... l'intero paese al buio e qualche persona era in giro lo stesso... dei pazzi! E poi pensavo quanto spazio inutilizzato… kilometri e kilometri di distese di terra... mah, sembra il terzo mondo... ci ragiono un po'... sarà il tempo così ostile da non consentire lo sviluppo? Mah...

Nessun commento:

Posta un commento