Giorno 20 - L'alba sulla muraglia

Sabato 20-08-2011
(Racconto Ste)


Si parte al buio
Suona la sveglia, ma che ore sono? E' ancora tutto buio la fuori...COME?? LE 3?!? Ora ricordo, quei pazzi di cinesi ci aspettano alle 3:30 per portarci di nuovo sulla muraglia. Ci vestiamo e prepariamo in silenzio, non sappiamo bene cosa ci aspetta e soprattutto non sappiamo se la nostra guida è davvero giù ad aspettarci. Io non ci credevo ancora, quando ce l'ha detto la sera prima pensavo fosse uno scherzo o si fosse espresso male (parlava un inglese molto discutibile). Non potevamo però rischiare di perdere l'occasione di vedere l'alba sulla muraglia, un occasione che capita una volta nella vita e anche quella volta c'è non è detto che il tempo sia favorevole all'evento.

Anche Nady e Lore si stanno preparando in silenzio, l'atmosfera è strana e la sensazione è proprio quella di essere sperduti in chissà quale posto nel mondo. Sebbene siamo in viaggio ormai da 20 giorni, questo è sicuramente quello che mi ha dato di più questa sensazione. Non so perché, forse la stanchezza, forse l'ora o forse il fatto di non sapere esattamente dove eravamo, fatto sta che eravamo li, ed era ora di andare.


Una torretta nella notte
Un'ultima capatina in bagno(in cui avevano pure tolto l'acqua e fortunatamente nessuno ha avuto la dissenteria quella notte) e si parte. Lasciamo le stanze e scendiamo per le scale buie fino ad arrivare nella stanza in cui abbiamo mangiato la sera prima. La nostra guida è proprio li che ci aspetta! Allora avevamo capito bene! Ci fa uscire dal retro, come fossimo ladri in fuga. Ci facciamo luce coi cellulari fino al parcheggio dove ci aspetta l'auto col nostro autista.





La salita nelle tenebre
Entriamo in auto e veniamo assaliti dal solito fetore di aglio, a cui si aggiunge il tanfo di chi ha dormito in macchina. Non proprio entusiasti ci dirigiamo alla muraglia. Fortunatamente il tragitto è breve e in un attimo siamo arrivati. Scendiamo un po'sbigottiti e cerchiamo di capire qual è il programma della mattinata. In pratica dobbiamo risalire la muraglia ed aspettare l'alba verso le 5:00. Ci incamminiamo così sui gradini al buio più completo, illuminati solo dalle nostre piccole pile e dai cellulari. La temperatura si aggira intorno agli 10 gradi aggravati dalla fresca brezza mattutina. Fa freddo, ma ci scaldiamo in fretta. 


E' quasi l'alba
Pare quasi irreale essere in quel posto in piena notte completamente soli, ma questo ha reso l'esperienza ancora più incredibile ed emozionante.












Sole..arrivi o no?
Io ero a pezzi, avevo dormito meno di 2 ore ed avevo ancora la cena sullo stomaco. Non so tuttora come abbia fatto a salire, ricordo solo che non volevo assolutamente fermarmi. Sudavo freddo, ma dovevo arrivare in cima.









Una torretta in lontananza




Non arriviamo in alto come il giorno prima ma troviamo comunque un buon punto di osservazione.







Finalmente l'alba!!
Verso le 5:00 finalmente ci sediamo ed aspettiamo impazienti l'alba che, fortunatamente, anche questa volta decide di apparire. Lo scenario è spettacolare, un susseguirsi di colori investe le montagne circostanti coperte da un basso strato di nebbia che rende le immagini ancora più suggestive. 









Il sole dietro le nuvole


Il sole appare come una grossa palla arancio che si fa strada tra le nuvole all'orizzonte. Compare, si nasconde e ricompare. Una torretta della muraglia, posta sulla montagna di fronte alla nostra, si interseca con la palla infuocata ricreando l'effetto di un film. 







Sembra un film!!

Tutto questo, unito al silenzio tombale, ti porta in uno stato di totale armonia, difficilmente descrivibile. Sono quasi morto per arrivare lassù, ma ne è valsa la pena! Ce ne stiamo li ancora un pò a contemplare il panorama assaporando il caldo tepore del sole che si fa sempre più caldo.







Si scende




Verso le 6:15 decidiamo però di tornare dato che siamo d’accordo alla base verso le 7:00. Scendendo diamo un ultimo malinconico saluto alla muraglia dalla cima di una torretta e raggiungiamo la macchina in perfetto orario.






Le nostre guide che dormono

 















Che succulenta colazione!! :-((
Ci aspetta ancora la colazione, chissà come sarà? Io sono ancora un po’ frastornato e penso che non mangerò nulla. Dopo aver visto cosa ci hanno dato però, penso anche che non avrei mangiato nulla anche se fossi stato bene. Una scodella di brodaglia simile a latte ma che sapeva di minestra, unita a pouds di carne e cipolle indigeribili ed una specie di pane fritto da puciare nella minestra. Io e Lau saltiamo mentre Nady e Lore si cibano incuranti di quello che stanno ingoiando. Ma come faranno? Questa domanda non ha ancora avuto risposta. 





Trattenendo il respiro riusciamo ad uscire, salutiamo la nostra guida e ci rimettiamo in viaggio per la nostra caotica ed incasinata Pechino.






Arrivati all'ostello decidiamo di concederci un meritato riposino prima di avviarci verso la prossima nostra meta, la libreria nazionale. Immensa! Disposta su diversi piani contiente una quantità astronomica di libri tradotti in ogni lingua. Io compro il "Piccolo principe" in cinese su commissione di mia sorella, mentre Nadia valuta, contratta ed acquista un traduttore elettronico.







Si legge!

Angolo lettura
Passando per gli scaffali notiamo la strana abitudine dei cinesi di leggere i libri esposti comodamente seduti in terra per poi roporli tranquillamente ai loro posti prima di andarsene. Davvero strani questi cinesi!
Sarà davvero comoda?



Aggiungi didascalia



Verso sera ci rechiamo poi al  “Nido”, lo stadio olimpico inaugurato per le olimpiadi del 2008..











Aggiungi didascalia


Raggiungiamo lo stadio di sera, all'imbrunire, in modo da gustarci lo spettacolo di luci e colori che avvolge il famoso "nido". Qui il paesaggio è molto diverso dalla Cina che abbiamo conosciuto finora. Tutto è ampio, pulito e moderno, proprio il contrario degli stretti, sporchi e caotici hutong del centro.









Il ristorante più famoso di Pechino
Passeggiamo un'oretta prima di decidere per la cena. Una giornata così merita di essere conclusa con qualcosa di speciale. Consigliati da Nady decidiamo quindi di  assaggiare finalmente il famosissimo piatto tipico cinese, l'anatra alla pechinese! Ma vogliamo far le cose in grande, un piatto così merita di essere mangiato solo nel ristorante più famoso e rinomato di Pechino! Tramite la nostra guida lo raggiungiamo agilmente e, finalmente, riusciamo a sederci a tavola. Il locale è davvero bello, non ha nulla da invidiare coi nostri migliori ristoranti, pulito, spazioso e riservato. Ci voleva! 





La ostra anatra laccata...o leccata?




Ordiniamo un'anatra in quattro con birra e acqua. Insieme ci arrivano un mix di salsine e verdure varie come contorno. 








 
Che buona questa frutta
A fine pasto ci sorprendono inoltre con un piattone di frutta fresca ed un gelato color pistacchio. Purtroppo di pistacchio non aveva nulla a parte il colore. Qui sembra che il gusto preferito sia quello al pisello! Lo assaggio per cortesia ma ,reduce dal ghiacciolo al pisello mangiato qualche giorno prima, lo lascio volentieri nel bicchiere.







Il famoso gelato al PISELLO!!!




Il conto? circa 4 volte più caro degli altri posti cinesi ma comunque 4 volte più economico dei nostri ristoranti italiani. Con 32 euro mangiamo in 4!









Non ci resta che tornarcene in ostello. Questa giornata è stata veramente impegnativa, ma l'abbiamo vissuta e sfruttata al 100%, quindi non possiamo che addormentarci pienamente soddisfatti.






Nessun commento:

Posta un commento