Giovedì 11/08/2011
(Racconto di Laura)
(Racconto di Laura)
Il nostro mezzo di trasporto per la riseva |
Suona la sveglia, ormai siamo superorganizzati e in poco tempo siamo pronti... peccato che l'unico bagno viene chiuso mezz'ora prima dell'arrivo in stazione. Io mi sento meglio ma mi accorgo solo ora che la notte non è stata ristoratrice per tutti. Questa volta è Lore che ha avuto un certo peggioramento ma la situazione sembra ormai nuovamente stabilizzata. 6.30, scendiamo... piove... come l'altra volta che siamo scesi dal treno. Anche stavolta è facile trovare il nostro autista: Paggy... parla inglese e sembra amichevole, molto diverso dai russi, ma a noi capita sempre di incontrare personaggi un po' estrosi. E Paggy comincia subito con le sue peripezie. Stiamo uscendo dal parcheggio a pagamento, prepara i soldi ma poi, approfittando di una temporanea disattenzione del controllore sgattaiola fuori senza pagare... e pensiamo ” cominciamo bene”. In effetti anche qui la guida è piuttosto libera, si suona il clacson per superare, Paggy passa con il rosso un paio di volte e nella seconda un pullman ci strombazza mentre rallenta per evitarci. Nonostante la partenza brusca, io non mi smentisco e mi addormento dopo poco. E pure Nady. Ste e Lore sono vigili...
La statua di Gengis Khan |
Facciamo una tappa ad ammirare un monumento a gengis Khan, un enorme statua metallica di lui a cavallo alta 40 m e posta sul tetto di un palazzo circolare. Carino questo Paggy, ci fa anche da guida :-).
Il nostro villaggio |
Le Gher del villaggio |
Ci ambientiamo un attimo nella nostra nuova casetta, leggiamo la lettera di benvenuto e il libro che riporta tutti i comfort e le attività del campo. Ma è fantastico! Ci accertiamo della presenza in zona dei bagni (fondamentali per i nostri postumi). Sono vicini e puliti , ci sono le docce calde (limitate ad alcuni orari ma calde) e ci sono tantissime attività da svolgere. Vedendo il cielo nuvoloso decidiamo di prenotare immediatamente la nostra prima ora di cavallo. I prezzi sono irrisori: un'ora di cavalcata con quattro cavalli e due guide uguale 10 Dollari!!
L'interno della Gher |
Al galoppo! |
C'è poca gente nel villaggio, questo lo rende ancora più incantevole. Inoltre, l'efficienza dei servizi è altissima e alle 11.00 stiamo già facendo conoscenza con i nostri quattro equini. Lo stalliere è un uomo di mezza età, molto cordiale e sorridente ma non parla inglese. L'altra guida un bimbo, forse suo figlio. Lo stalliere si chiama tondock (o qualcosa del genere) e inizia subito ad assegnare cavalli... quello che sembra più irrequieto e subito assegnato al Lore, la seconda a salire in sella la Nady, poi io e per ultimo Ste, che sale su un cavallo grigio, forse il più bello... pensavo di aver paura a star lì in alto, invece ci stavo proprio bene, all'inizio mi muovevo guardinga, poi mi sono lasciato un po' andare, prendevo il ritmo del cammino e a volte facevo anche qualche foto. Siamo partiti, ci lasciava andare da soli... poi le due guide han preso Ste e Nady e li tenevano legati al loro. Ben presto scopriamo che il cavallo dal Lore è un po' in affanno ed è buffo come Lore lo incita e nello stesso tempo si sente la sua rassegnazione perché “ronzinane” (così l’ha chiamato) è proprio un po' lento :-) simpatico!! Iniziamo a trottare e al ritorno ci fa anche provare a galoppare. È bellissimo, sento di avere il controllo perché quando tiro le redini il mio destriero rallenta subito e così non ho paura... e mi gusto ogni attimo di questa prima galoppata nella steppa. È indescrivibile l’emozione che mi ha dato. Anche Nady galoppa serena, Ste rimane legato alla guida: pare che il suo cavallo sia un po' irrequieto...” furia” lo chiameremo, e poi c'è il Lore che cerca sempre di convincere il suo ronzinante (che in realtà si chiama Jack) a dare il massimo... ma è dura :-).
Sembriamo quasi veri :) |
Torniamo alla base, siamo entusiasti... Ste è il più perplesso, ha avuto male alle ginocchia e stare legato tutto il tempo non l’ha lasciato sfogare. Anche se lui è un po' titubante, decidiamo di prenotare anche per domani... comunque ci riserviamo di verificare lo stato dei nostri fondoschiena un po' dolenti :). Torniamo, ci rilassiamo nella gher un pochino e poi pranzo: Salad + soup + main dishes + dolcetto... non male:). Ormai il cielo si è schiarito e decidiamo di fare un po' kayak nel fiume. Si scopre che hanno un solo kayak per due persone, perciò ripieghiamo su un canotto tipo rafting... così stiamo insieme e paghiamo una sola trasferta al fiume. Viene con noi un ragazzo mongolo, simpatico. Noi all'inizio siamo super scoordinati e Nady, pur dando il massimo, produce un po' meno... con la sua tecnica approssimativa tiene allegro il gruppo lavandoci a ripetizione, specialmente Ste e Lore che si ritrovano con la schiena perennemente docciata. Ce la ridiamo ma lei migliora in breve, in più, tante volte ci lasciamo trasportare dalla corrente...
Un tuffo nel fiume |
C'è un silenzio surreale, trasmette una pace e una tranquillità fantastica. Sono circa 10 km di percorso ma a metà facciamo un tuffetto nel fiume. Non ci facciamo mancare nulla.
Una tisana a lume di candela |
Al rientro doccia calda... di bene in meglio. Finalmente puliti ceniamo, lo stesso ordine delle pietanze ma senza zuppa, tutto buonissimo! Dopo cena, verso le 9.00 è già buio, ci ritiriamo nella gher per un tè caldo. È calda pure la gher anzi bollente, infatti sotto pressione della Nady abbiamo acceso la piccola stufa interna che ha rapidamente portato la temperatura alle stelle. È fantastico riscoprire il bioritmo naturale, svegliarsi con la luce del sole, chiacchierare a lume di candela prima di addormentarsi non più tardi delle 10... aspettando che il sole sorga di nuovo per ripartire...
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